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martedì 31 gennaio 2023

CAROTA SELVATICA

Nome botanico: Daucus Carota

Nome comune: Pastinaca, Carota Selvatica

Nome Inglese: Bird’s Nest

Famiglia: Apiacee

Fioritura: Aprile-Ottobre

Parti Utilizzate: Foglie basali, radice e semi


Habitat 

Zone aperte, luminose e assolate, calde e sassose, ambienti rurali, prati incolti, margini di strada e fossi. Si adatta bene ai terreni aridi. Ama i substrati calcarei.


Descrizione Botanica

Pianta erbacea biennale, alta da 30 cm fino a un metro. Nel primo anno di vita emette solo la rosetta di foglie basali mentre nel secondo anno di vita sviluppa un fusto verde eretto e ramificato con foglie profondamente divise e pelosette.

Ha grandi ombrelle suddivise in ombrellette più piccole che a loro volta sono formate da fiori bianchi a 5 petali. 

Il fiore centrale (a volte assente) è rosso scuro e sterile, particolarità usata dalla pianta unicamente per attrarre gli insetti impollinatori. Oltre che dal fiore rosso questi ultimi sono attratti anche dalle ghiandole profumate presenti nel fiori bianchi.

Dopo la fecondazione le infiorescenze si chiudono a nido d’uccello (da qui il nome inglese) e restano sulla pianta anche una volta secche durante l’inverno.


Fitoterapia

In fitoterapia la pianta è riconosciuta per le sue proprietà stimolanti delle difese immunitarie, decongestionanti e cicatrizzanti. I semi hanno proprietà diuretiche, mentre dalle radici si ottiene il carotene, ottimo contro le aggressioni dei raggi UV.


Avvertenze

Non raccogliere in nessun caso per uso alimentare in quanto può essere confusa con la mortale Cicuta.


Il colore rosso del fiore centrale è usato dai pittori di miniature.

sabato 21 gennaio 2023

BIANCOSPINO

Nome botanico: Crataegus Monogyna

Nome comune: Biancospino, Azzeruolo Selvatico, Spina Di Maggio

Nome Inglese: Hawthorn

Famiglia: Rosacee

Fioritura: Aprile-Maggio

Parti Utilizzate: Fiori, frutti

Habitat

Cresce nelle boscaglie e lungo le siepi su terreni preferibilmente calcarei.


Descrizione botanica

Il Biancospino si presenta come un arbusto o piccolo albero molto ramificato, contorto e spinoso.

I rametti spinosi in primavera si ricoprono di foglie verde acceso a forma leggermente romboidale e fiori profumatissimi, riuniti in corimbi di un bel bianco candido.
I frutti a maturazione sono ovali e rosso acceso, si riconoscono poiché raggiungono questo stato in autunno inverno quando il paesaggio è spoglio di altre piante.

E’ una specie a crescita lenta ma molto longeva che può diventare centenaria.


Curiosità

Il nome deriva dal greco “Kratos” cioè forza, a sottolineare la robustezza della pianta.

In passato veniva utilizzato come essenza per la realizzazione di siepi interpoderali a divisione dei terreni, le spine e l’intreccio dei suoi rami lo rendevano una barriera impenetrabile.


Fitoterapia

Il Biancospino è una delle piante più usate nella medicina tradizionale, ha proprietà ipotensive, astringenti e sedative, è un buon ansiolitico e coadiuvante in caso di insonnia.

I frutti, oltre ad essere molto ricchi di vitamine, sono apprezzati per la preparazione di liquori e marmellate.


Tra i fusti del biancospino cresce il fungo prugnolo

CAMOMILLA DEI TINTORI

Nome botanico: Cota Tinctoria

Nome comune: Camomilla dei Tintori, Margherita di Parigi, Occhio di Bue

Nome Inglese: Golden Marguerite

Famiglia: Asteracee

Fioritura: Giugno-Settembre

Parti Utilizzate: Fiori


Habitat 

Prati aridi, bordi delle strade, predilige i substrati calcarei.


Descrizione Botanica

Pianta erbacea biennale con forte tendenza a divenire perenne. La riconosciamo dai lunghi peduncoli (da 20 a 50 cm) che portano le infiorescenze di uno splendido giallo dorato. Le foglie sono sottili e frastagliate, ricoperte da una lieve peluria e delicatamente aromatiche.

Come in tutte le Asteracee, quello che sembra un fiore (la margherita) è in realtà un’infiorescenza composta da tanti singoli piccoli fiori: quelli radiali ligulati (i “petali”) e quelli centrali tubulari (il cuore). La Camomilla dei Tintori si distingue facilmente dalle altre margherite gialle in quanto il disco centrale di fiori tubulosi è molto più grande rispetto al disco esterno di fiori ligulati.


Curiosità

L’infiorescenza veniva utilizzata nei tempi antichi nell’industria tessile per produrre una tinta giallo brillante, pratica ancora attuale in Turchia e India per tingere la lana dei tappeti.


Fitoterapia

Ha usi officinali di scarso rilievo; ha blande proprietà digestive e stimolanti mentre per uso esterno cura infiammazioni cutanee e oculari.


Pianta molto amata dalle api a caccia di polline e nettare.

lunedì 9 gennaio 2023

CARDO ASININO

Nome botanico: Cirsium Vulgare

Nome comune: Cardo Asinino, Cirsio Comune

Nome Inglese: Spear Thistle

Famiglia: Asteracee

Fioritura: Giugno-Ottobre

Parti Utilizzate: Foglie e fusti giovani, radici. 


Habitat 

Cresce negli ambienti ruderali, negli incolti, nelle praterie e ai margini dei sentieri. Ama i terreni calcarei e silicei con un buon grado di umidità. E’ considerato indicatore di suoli fertili.


Descrizione Botanica

Pianta erbacea biennale, robusta e caratteristicamente spinosa. Può raggiungere un’altezza ragguardevole: fino a 1,5 metri ma normalmente misura dai 50 ai 70 cm.

Nel corso del primo anno di vita appare solo la rosetta basale di foglie mentre dal secondo la pianta fiorisce completamente.

Il fusto è completamente ricoperto di aculei e presenta steli eretti e ramificati. Le foglie sono pennate, rade, rigide e profondamente incise; la parte superiore è verde scuro e glabra, mentre quella inferiore biancastra e pelosa.

L’infiorescenza è raccolta in capolini con un involucro squamoso da cui emerge un ciuffo di fiori tubulosi di colore rosa-violetto.

Il frutto è un achenio marrone chiaro con un pappo biancastro piumoso che ha la funzione di aiutare la dispersione del seme ad opera del vento prima e delle formiche poi.

Un individuo adulto può produrre decine di migliaia di semi che possono viaggiare fino a 300 metri dalla pianta madre.


Curiosità

Il nome del genere “Cirsium” deriva dal termine greco “kirsos” ovvero varice in quanto la pianta veniva anticamente usata per curare tale patologia.

In alcune zone le foglie, i fiori e le radici vengono utilizzati in cucina, mentre dalla fibra del fusto si può ricavare una particolare varietà di carta.


Fitoterapia

Ha proprietà diuretiche, depurative, digestive, antiemorroidali e antireumatiche.


Il cardo è il l’emblema nazionale della Scozia.

mercoledì 4 gennaio 2023

CICORIA

Nome botanico: Cichorium Intybus

Nome comune: Cicoria Comune, Cicorietta, Radicchio Selvatico

Nome Inglese: Chicory

Famiglia: Asteracee

Fioritura: Giugno-Settembre

Parti Utilizzate: Foglie, radici 


Habitat 

Cresce un po’ ovunque, margini di sentieri, campi coltivati, incolti, zone ruderali, orti domestici e aree antropizzate. Ama i substrati con ph basico e gli ambienti secchi.


Descrizione Botanica

La Cicoria è una pianta erbacea perenne riconoscibile dai fiori azzurro intenso che si aprono al mattino e si chiudono nel pomeriggio sempre alla stessa ora.

Alta da 20 cm a più di un metro, ha fusti eretti con rami che si aprono a “v”, cavi e ricoperti da peli setolosi.

Nel primo anno emette solo la rosetta basale mentre nel secondo anno appaiono il fusto e i fiori.

Le foglie sono lanceolate con lobi profondamente incisi, verde scuro con rare striature rosse, disposte in maniera alterna lungo i fusti. Nascono in autunno e restano verdi durante l’inverno ma si seccano alla fioritura successiva per cui è facile trovare rami con solo fiori. Questi ultimi sono capolini apicali color blu-indaco molto sensibili alla luce infatti nelle giornate umide e senza sole rimangono chiusi.

Il frutto è un achenio grigiastro munito di un piccolo pappo.


Curiosità

Conosciuta fin dai primissimi tempi della storia umana è una delle erbe di campo più famose e raccolte. Ne troviamo tracce già nel Papiro di Ebers (1550 a.c.), negli studi di Plinio Il Vecchio e in quelli di Galeno.

Sin dall’antichità fu impiegata anche in pratiche magiche, si riteneva che la sua radice permettesse di diventare invisibili.

Le foglie fresche sono ottime sbollentate e ripassate in padella mentre le radici rappresentano un buon succedaneo del caffè


Fitoterapia

Ha proprietà diuretiche e depurative, stimola le funzioni digestive, quelle del fegato e dei reni.


Nel linguaggio dei fiori rappresenta la frugalità e la temperanza.