Nome botanico: Aesculus Hippocastanum
Nome comune: Ippocastano, Castagno d’India
Nome Inglese: Horse Chestnut
Famiglia: Sapindacee
Fioritura: Aprile-Maggio
Parti Utilizzate: Semi
Habitat
Ad oggi viene coltivato quasi esclusivamente a scopo ornamentale nei viali, lungo i quali crea ampie zone d’ombra. Non ha particolari esigenze in fatto di terreni, è una specie rustica e longeva. Resiste anche alle basse temperature, teme solo l’inquinamento atmosferico.
Descrizione Botanica
L’Ippocastano è un grande albero che può arrivare ad un’altezza di 25-30 metri con un portamento imponente ed elegante. La chioma è di grandi dimensioni (fino a 8-10 metri di diametro) di forma tondeggiante o piramidale.
I rami sono avvolti da una corteccia bruna e liscia da cui sbocciano grandi gemme rossastre ricoperte di una sostanza resinosa.
Ha foglie decidue verde brillante con nervature ben marcate.
I fiori sono ermafroditi formati da un piccolo calice con 5 lobi e una corolla con 5 petali bianchi screziati di rosa o giallo. Sono facilmente riconoscibili in quanto riuniti in infiorescenze a forma di grande pannocchia.
I frutti sono grosse capsule verdi e spinose che contengono uno o più semi marrone lucido detti “castagne matte”.
Curiosità
Il nome deriva dal greco “Hippos” ovvero “cavallo” in quanto l’Ippocastano veniva usato come trattamento stimolante negli equini.
In alcune zone d’Italia è ancora viva l’antica credenza di tenere una castagna matta in tasca come talismano.
Fitoterapia
A livello fitoterapico va usato sotto stretto controllo medico a causa della sua lieve tossicità. Gli vengono comunque riconosciute proprietà antinfiammatorie e benefiche sul drenaggio linfatico e sulla regolazione della pressione venosa.
Dall’Ippocastano le api producono un miele chiaro e delicato.