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martedì 6 giugno 2023

GAROFANINO DEI CERTOSINI

Nome botanico: Dianthus Carthusianorum 

Nome comune: Garofanino Dei Certosini

Nome Inglese: Carthusian Pink

Famiglia: Caryophyllacee

Fioritura: Maggio - Agosto

Parti Utilizzate: / 


Habitat
Forse il più comune tra i garofani spontanei, cresce in ambienti asciutti e rocciosi, su suoli calcarei dove forma piccoli cespugli. Prati e pascoli con queste caratteristiche sono il suo habitat ideale assieme ai pendii rupestri e alle colline soleggiate.

Resiste anche in ambienti molto secchi grazie alle sue foglie ricoperte da una sorta di cera che trattiene l’acqua non lasciandola evaporare.


Descrizione Botanica

Pianta erbacea perenne alta da 10 a 60 cm con fusto eretto di colore verde-azzurrognolo, totalmente glabro e leggermente legnoso alla base, con nodi intermedi.

Le foglie sono opposte, lineari e sotti di color grigio verde.

I fiori si elevano sulla vegetazione circostante e spiccano per loro color porpora acceso. Solitamente le infiorescenze sono composte di 5-7 fiori riuniti all’apice dello stelo, ognuno dei quali ha un lungo calice ristretto verso l’alto e 5 petali colorati con i margini dentellati e gli stami di colore viola. Raramente troviamo infiorescenze bianche.


Fitoterapia

Ricca di sostanze calmanti contro dolori e reumatismi, ad oggi è in disuso ma in passato trovava largo uso nella medicina popolare. Veniva coltivata e raccolta principalmente dai frati dell’ordine dei Certosini da cui deriva il nome comune.


Pur non essendo parente della pianta profuma di chiodi di garofano

mercoledì 26 aprile 2023

CROCETTONA COMUNE

Nome botanico: Cruciata Laevipes

Nome comune: Crocettona Comune, Cruciata Comune, Erba Croce

Nome Inglese: Crosswort

Famiglia: Rubiacee

Fioritura: Aprile-Luglio

Parti Utilizzate: Radici e parte aerea della pianta 


Habitat 

Cresce tra l’erba alta ai margini delle strade, nelle zone sterpose, al limitare dei boschi e lungo i fossi.

Predilige i suoli ricchi di azoto e non sopporta il pieno calore del sole per cui la troviamo in genere al riparo di altra vegetazione più alta.


Descrizione Botanica

Pianta erbacea perenne alta da 15 a 50 cm facilmente riconoscibile per il suo inusuale colore verde-giallastro che la fa apparire come se fosse sempre illuminata da una leggera luce.

Ha piccoli fiori gialli a 4 petali lievemente profumati di miele, foglie ovali e lanceolate disposte a croce lungo i fusti. Lo stelo è eretto, a sezione quadrangolare e ricoperto da una fitta peluria.


Curiosità

Il nome della specie deriva dalla particolare disposizione “a croce” delle foglie.


Fitoterapia

Possiede proprietà astringenti, diuretiche, stimolanti dell’appetito e antireumatiche. Usata anticamente nella medicina popolare, ad oggi il suo utilizzo è stato quasi completamente dimenticato. 


Contiene una particolare sostanza che da al fieno il caratteristico odore di erba appena tagliata


domenica 16 aprile 2023

PERVINCA

Nome botanico: Vinca Major

Nome comune: Pervinca

Nome Inglese: Periwinkle

Famiglia: Apocynacee

Fioritura: Aprile-Luglio

Parti Utilizzate: Foglie 


Habitat 

Ama il sottobosco e in generale le zone ombrose dove può espandersi con facilità e formare ampi tappeti fioriti. Predilige i suoli ricchi e umidi.

Vive tutto l’anno e sopporta anche le temperature più rigide.


Descrizione Botanica

Pianta erbacea perenne, rustica e resistente, si presenta come un sempreverde strisciante alto da 10 a 20 cm.

I fusti giovani hanno portamento eretto mentre quelli più maturi sono legnosi e striscianti. Le foglie sono ovali e lanceolate di colore verde scuro lucido. Sono presenti lungo tutto il fusto e restano attaccate alla pianta anche in inverno.

I fiori sono tubulosi con 5 lobi allungati e tondeggianti di colore viola-blu (il classico color pervinca) e centro color crema.


Curiosità

Il nome generico “Vinca” deriva dal latino “vincere” ovvero legare, ricordando le fanciulle dell’antica Roma che la usavano per intrecciare le proprie ghirlande.


Fitoterapia

Ha proprietà diuretiche, astringenti, digestive e ipotensive ma va assolutamente evitato il fai da te in quanto
la Pervinca fa parte delle piante velenose.


Avvertenze

Evitare assolutamente la raccolta della pianta in quanto contiene un potente veleno, la vincamina.


Il valore simbolico della pervinca è quello legato al ricordo

giovedì 13 aprile 2023

SULLA

Nome botanico: Sulla Coronaria

Nome comune: Sulla Comune, Guardarubio

Nome Inglese: French Honeysuckle

Famiglia: Fabacee

Fioritura: Aprile-Giugno

Parti Utilizzate: Sommità fiorite 


Habitat 

Prati erbosi incolti, margini di strada e fossi, terreni argillosi. È molto resistente alla siccità ma teme il freddo.


Descrizione Botanica

Se passeggiando vi siete imbattuti in un mare color cremisi era sicuramente un campo coltivato a Sulla.

Questa piccola pianta erbacea perenne ha fusti molto ramificati e cavi, che possono presentarsi sia eretti che prostrati, e foglie ovali.

Il fiore è a forma di spiga color rosso porpora, raramente bianco. Il frutto è un legume che contiene semi lucidi e giallognoli.


Curiosità

Viene solitamente coltivata come pianta foraggera per le sue ottime proprietà di utilizzo per l’alimentazione del bestiame. È anche molto gradita dalle api in quanto molto ricca di zucchero e nettare.


Fitoterapia

In erboristeria viene utilizzata per le sue proprietà vitaminizzanti, astringenti e ipocolesterolemizzanti.


Il miele di Sulla è molto apprezzato per il suo gusto delicato.

martedì 4 aprile 2023

VEDOVINA SELVATICA

Nome botanico: Scabiosa Columbaria

Nome comune: Vedovina Selvatica

Nome Inglese: Pigeon Scabious

Famiglia: Dipsacacee

Fioritura: Luglio-Ottobre

Parti Utilizzate: / 


Habitat 

Prati e pascoli magri e assolati, bordi dei sentieri, pinete rade. Ama i substrati tendenzialmente secchi, perlopiù calcarei. Non sopporta alcun tipo di concime.


Descrizione Botanica

Pianta erbacea perenne a portamento cespuglioso alta da 30 a 60 cm.

I fiori viola chiaro si riconoscono per la caratteristica disposizione dei petali che formano tanti pon-pon.

Radica fino a 1,5 metri di profondità e i frutti sono in grado di volare molto lontano trasportati dal vento.


Curiosità

Il nome “Scabiosa” deriva dal latino scabies ovvero scabbia. Soprattutto nel XVI e XVII secolo infatti era utilizzata contro questa e altre gravi malattie della pelle


Fitoterapia

Contiene principi attivi a favore soprattutto di alcune affezioni della cute ma ad oggi non ha più alcuna rilevanza dal punto di vista erboristico.


Pianta molto usata a scopo ornamentale nei giardini di specie selvatiche.

domenica 26 marzo 2023

SAMBUCO

Nome botanico: Sambucus Nigra

Nome comune: Sambuco

Nome Inglese: Elder

Famiglia: Adoxacee

Fioritura: Aprile-Luglio

Parti Utilizzate: Fiori, frutti


Habitat

Ambienti ruderali, boschi umidi, terreni freschi e ricchi di sostanze organiche, aree aperte e soleggiate su suoli ricchi di azoto.


Descrizione botanica

Il Sambuco si presenta solitamente come un arbusto legnoso o un piccolo albero, è perenne e a foglie caduche. La corteccia del tronco è grigiastra e rugosa mentre i rami sono ricadenti con all’interno un midollo chiaro e spugnoso.

Le foglie sono di un bel verde brillante con margine seghettato e apice a punta; se strofinate emettono un odore poco gradevole. I fiori sono costituiti da infiorescenze riunite ad ombrella di colore bianco panna. I frutti sono bacche lucide e nerastre.


Curiosità

I fiori del Sambuco sono di grande attrattiva per le api e gli altri insetti bottinatori grazie al loro gradevole profumo; le bacche sono fonte di nutrimento per gli uccelli e tra i grandi rami trovano spazio i nidi.

Si ritiene che il nome Sambuco derivi dal greco “Sambuche”, che significa strumento musicale in quanto con i suoi rami si fabbricavano rudimentali flauti e strumenti a corda.


Fitoterapia

Ha una lunga tradizione d’uso nella medicina popolare e anche oggi trova largo impiego in fitoterapia come antinfiammatorio delle vie respiratorie e diuretico.


Avvertenze

A parte le bacche e i fiori tutta la pianta è velenosa.


In passato vi si attribuivano poteri magici contro diavoli e streghe.

sabato 18 marzo 2023

FAVAGELLO

Nome botanico: Ranunculus Ficaria

Nome comune: Favagello, Ficaria, Erba Fava, Celidonia Minore

Nome Inglese: Lesser Celandine

Famiglia: Ranuncolacee

Fioritura: Febbraio-Maggio

Parti Utilizzate: /


Habitat 

Prati molto umidi, boschi luminosi, indicatrice di suoli ricchi di nutrimenti.


Descrizione Botanica

Pianta perenne alta da 5 a 20 cm, le foglie sono lucide e cuoriformi con lunghi piccioli e di consistenza carnosa.

I fiori sono solitari, ognuno composto da una corolla di 8-11 petali giallo-dorati, più scuri alla base. Hanno forma stellata e rimangono chiusi fino alla tarda mattinata quando il sole è alto e splendente.

Il Favagello si riproduce pressoché esclusivamente attraverso piccoli bulbi che si formano nell’ascella fogliare e vengono trascinati a terra dalla pioggia.


Curiosità

L’azione irritante della pianta era sfruttata dai soldati di leva per prodursi ulcerazioni ai piedi ed evitare le lunghe marce.


Avvertenze

Pianta molto tossica per la presenza di anemonina, viene evitata sia dalle api che dal bestiame il quale se ne ciba solo da essiccata, momento in cui perde la sua tossicità.


Visibile solo in primavera, dopo la fioritura l’intera pianta, foglie comprese, si ritrae.

domenica 12 marzo 2023

NON TI SCORDAR DI ME SELVATICO

Nome botanico: Myosotis Sylvatica

Nome comune: Non Ti Scordar Di Me Selvatico

Nome Inglese: Woodland Forget Me Not

Famiglia: Borraginacee

Fioritura: Aprile-Settembre

Parti Utilizzate:Sommità fiorite

Habitat

Cresce nei luoghi asciutti e predilige i terreni sabbiosi, lo troviamo nei campi arabili, negli incolti, ai margini di strada e in prossimità dei boschi. Ama i substrati freschi e ricchi di azoto.


Descrizione botanica

Il Myosotis Sylvatica è una pianta erbacea perenne sempreverde, alta da 15 a 40 cm. I piccoli fiori, del celeste più puro, sbocciano a profusione a primavera ma sono così delicati da passare quasi inosservati.

Ha fusti eretti con foglie allungate e appuntite, ricoperte di una sottile peluria. Man mano che si sale lungo il fusto le foglie si diradano e all’apice troviamo l’infiorescenza formata da piccoli fiori azzurri a 5 petali collegati insieme a formare un calice con il centro giallo.

Il frutto è una bacca da cui a maturazione fuoriescono piccolissimi semi neri.


Curiosità

Il nome “Myosotis” deriva dal greco “orecchio di topo” per la forma particolare del suo petalo.

Secondo alcune leggende portare con se un mazzetto di questi fiori tiene viva la memoria degli amanti costretti a stare lontani.


Fitoterapia

Non si può classificare come una vera pianta officinale in quanto i suoi usi nella medicina popolare sono molto esigui, tuttavia trova impiego nella formulazione di alcune tisane in associazione con altre piante.


Simboleggia la fedeltà nel linguaggio dei fiori

domenica 5 marzo 2023

LINARIA

Nome botanico: Linaria Vulgaris

Nome comune: Linaiola Comune, Erba Strega

Nome Inglese: Yellow Toadflax, Butter and Eggs

Famiglia: Plantaginacee

Fioritura: Giugno-Novembre

Parti Utilizzate: Sommità fiorite 


Habitat 

Vive tra la vegetazione spontanea rada, tra la ghiaia, ai bordi delle strade, negli incolti come nei campi coltivati. È piuttosto indifferente al substrato ma richiede molto sole.


Descrizione Botanica

Alta da 30 a 80 cm la Linaria è una pianta erbacea perenne robusta e con poche esigenze considerata infestante nonostante il suo aspetto grazioso.

Il fusto è eretto e ramoso, fittamente ricoperto di foglie sottili e lanceolate, di colore verde lucido.

I fiori sono raccolti a grappolo e ognuno di essi ha un lungo sperone chiuso da un rigonfiamento giallo-arancio, 

Il frutto è una capsula ovale che contiene semi neri appiattiti.

Si moltiplica con molta facilità, ogni pianta può produrre migliaia di semi.


Curiosità

La bocca del fiore può essere aperta solo da grossi insetti come i bombi; le api non riescono a prelevare il nettare a causa della forma del fiore che presenta un lungo sperone, e per nutrirsi praticano un foro alla base dello stesso.


Fitoterapia

Ha proprietà attive sul fegato, è diuretica, emolliente e purgativa. Ha un buon potere emostatico e, per uso esterno, cura le eruzioni cutanee.


Nel linguaggio dei fiori è simbolo di caparbietà e testardaggine.